“Un Padre – Fatherhood” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Netflix dal 18 Giugno 2021

16 Giu, 2021

“Un Padre – Fatherhood” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Netflix dal 18 Giugno 2021

Il film è basato sulla storia vera dello scrittore e blogger Matthew Logelin e della sua autobiografia “Two Kisses for Maddy”. La storia è incentrata sulle vicende di Matt (Kevin Hart), un padre determinato a dare a sua figlia Maddy (Melody Hurd)  la migliore vita possibile dopo che sua moglie è morta subito dopo il parto. Vivendo a Boston, lontano dalla sua famiglia a Minneapolis, Matt si trova impreparato alle sfide della paternità e dovrà affrontare un’ulteriore complicazione quando inizia ad innamorarsi di una donna.

Il regista Paul Weitz è conosciuto per film che sono diventati dei veri cult come “American Pie” e “About a Boy” . Dopo di questi non è mai riuscito a trovare i favori del pubblico in maniera continuativa e altri film che riuscissero a riportarlo in alto a livello di consensi da parte della critica. Sicuramente con “Un Padre – Fatherhood” ci  arriva vicino e riesce a realizzare un film che è perfettamente nelle sue corde tramite la dolce e commovente storia che racconta,  il modo in cui la mette in scena che ben si adatta alla sua regia gentile e l’attore protagonista scelto.

Buoni gli intenti ma bisogna ammettere che il film risulta forse troppo ruffiano e lavora su un terreno abbastanza sicuro evitando di puntare troppo sul versante drammatico. Tutto quello che succede è abbastanza tipico e non c’è mai davvero un punto di rottura tra i personaggi e le situazioni messe in campo. Kevin Hart è conosciuto principalmente per i suoi ruoli comici e rappresenta perfettamente quel tipico stile one-man-show  che tanto piace agli Americani. Nel film di Weitz si mette certamente in gioco anche sul versante drammatico e con tutte quelle difficile che possono esserci tra padre e figlia. Anche in questo caso gli intenti sono buoni ma sullo schermo tutto viene ridimensionato e molto della parte comica di Hart è presente rendendo spesso le situazioni leggere e puntando sulla parte più divertente della storia.

Il film aveva dei buoni propositi e poteva anche essere messo in scena con un piglio originale magari puntando meno alla parte drammatica e più realistico ma alla fine il film fa leva sullo stile comico dell’attore protagonista e la parte drammatica viene solo sfiorata. 

 

Andrea Arcuri