“Locked Down” – Recensione. Disponibile in Digitale

19 Apr, 2021

“Locked Down” – Recensione. Disponibile in Digitale

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Ma di cosa parlerà mai questo film?

Non si può dire che la tematica non sia attuale. Anzi, di sicuro lo sarà ancora per molto tempo. Personalmente, dopo un anno abbondante in cui la società ha dovuto trasformare radicalmente la propria vita quotidiana, mi domando se sia stato davvero utile produrre una simile pellicola. Calandomi in una sfera ancora più privata, affermo che in questo ultimo periodo, per sopportare le necessarie restrizioni mi sono costruito piccole situazioni parallele che mi permettessero di andare avanti. In tutta onestà, per svagarmi, un film del genere non mi aiuterebbe perché mi fa catapultare nuovamente in quella dimensione che vivo ogni giorno.

E dopo aver assistito alla proiezione, non mi ricredo assolutamente sulle considerazioni appena affermate, Mi vien voglia, invece, di rincarare la dose.

Alla fine di tutto la trama presenta una galleria di situazioni stereotipate di cui si è tanto sentito parlare. Al centro ci sono Linda (Hathaway) e Paxton (Ejofor), coppia in crisi costretta a convivere sotto lo stesso tetto a causa delle eccezionali disposizioni. Per rendere più aderente alla realtà la storia, non mancano i loro momenti di smartworking ed i collegamenti con applicativi quali zoom, meet, eccetera.

Gli equilibri tra i due, già di per sé fragili, hanno un ulteriore sussulto quando lui rischia di perdere il lavoro. Oltre a ciò, il regista indugia su altri ‘classici’ di questo lockdown quali le code al supermercato o intrattenere un’intera via declamando i versi di qualche poeta.

In mezzo a questo ‘niente’, i due protagonisti scoprono che la Sorte gli sta dando una possibilità per riscattarsi non tanto come coppia quanto come individui.

E’ tutto un ‘déjà vu’.

E’ ovvio che un simile argomento non poteva concedere nulla di così originale, ma almeno provare ad inserire qualche elemento nuovo in un contesto ahimè ben noto a tutti avrebbe potuto dare a “Locked down” quel guizzo che lo avrebbe distinto senza farlo rientrare nella categoria dei prodotti scontati.

Passando a parlare degli attori, Hathaway è carina ma la sua nevrosi è anch’essa già un po’ vista; appena meglio di lei Ejofor (già visto in “12 anni schiavo”) che pur muovendosi su registri già ascoltati, sa essere un po’ (ma solo un po’) guascone in alcuni passaggi.

Completano il cast due nomi importanti, presenti solo in videoriunione, quali Ben Stiller e Ben Kingsley. A dirla tutta, tra i due Ben, risulta più riuscito il personaggio del secondo.

Comunque, sconsigliato.

 

Enrico Redaelli per GlobalStorytelling