AVATARIUM – “An Evening With Avatarium”. Recensione in Anteprima. Su tutte le piattaforme il 4 dicembre 2020

27 Nov, 2020

AVATARIUM – “An Evening With Avatarium”.

Recensione in Anteprima. Su tutte le piattaforme il 4 dicembre 2020

Non siamo riusciti a vedere il gruppo AVATARIUM dal vivo per i motivi che tutti quanti ben conosciamo. Dopo avere reso disponibile in download “Live In Stockholm” tramite Blackbox (https://avatarium.solidtango.com), lo scorso agosto, la band ha annunciato l’uscita del suo primo disco Live intitolato “An Evening With Avatarium” disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 4 dicembre. Un bel modo per ascoltare questo gruppo decisamente molto interessante. 

Il disco si apre con “Intro“, poco più di un minuto di sonorità calde e accoglienti per farci entrare subito nella giusta atmosfera. Poi è la volta di “Voices” che unisce Doom e Psychedelic Rock e “Rubicon” con il suo ritornello che entra nelle vene e non ne esce più, ora siamo totalmente assuefatti e conquistati. Subito dopo è la volta di “Into the Fire / Into the Storm“, di nuovo eseguito alla perfezione e la registrazione Live è talmente incredibile che viene da chiedersi se erano tutti in uno studio quando hanno registrato l’album vista la pulizia del suono. Certo non è il brano più armonico scritto ma il gruppo AVATARIUM sanno spaziare tra genere e stili differenti. 

Infatti ecco subito dopo arrivare “Lay Me Down“, uno dei pezzi più accattivanti anche per la sua diversità e grazie alla voce della cantante Jennie-Ann Smith che è un misto tra country e western. Con “Avatarium” andiamo sul cupo e lugubre, toni caldi e avvolgenti che continuano per poco più di 9 minuti. Poi arriva l’organo che insieme alla chitarra crea una musica magnifica in “Shake That Demon “. Anche “Pearls and Coffins” vive dell’interazione tra organo e chitarra ma ha la particolarità di avere un assolo quasi perenne di chitarra di Marcus Jidell che ci lascia senza fiato. Parte dal minuto 5:00 per finire al 10:00 !!! 

Siamo a circa la metà del disco ma il gruppo AVATARIUM ha ancora molti “assi nella manica” e siamo pronti ad ascoltarli. “In My Time of Dying” è una cover scura dei Blind Willie Johnson è tempo di blues (come se il gruppo non avesse già spaziato tra molti generi!). Risulta essere una canzone sentita e profonda dove la voce di Jennie-Ann è protagonista rispetto alla musica che rimane spesso in sottofondo. “Medusa Child” ha una sonorità molto ritmata, viene introdotta dalla cantante che piano ci introduce al suo ritmo martellante. La particolarità di questa canzone è il fatto che ha un paio di repentini cambi di stile. Con “Sky At the Bottom of the Sea” andiamo sul ritmo sostenuto e senza tregua. Il miglior modo per scatenarsi e ricaricarsi. 

Ora è il momento di “The Fire I Long For” e abbiamo un senso di pelle d’oca grazie ad una sonorità fatta di chitarra molto struggente. “Girl With the Raven Mask” vi travolgerà con la sua carica di energia e vi troverete a ballare e cantare senza sosta. C’è un momento nel mezzo della canzone di assolo di chitarra in cui non potrete restare fermi. C’è ancora tempo per scatenarsi e il gruppo AVATARIUM continua al meglio questo grande show. Sul finale è tempo di “Stars The Move“, una performance lenta e struggente. Musica lieve quasi impercettibile e una calda voce ci accompagnano verso il finale. Chiudono le danze i dieci minuti di “Moonhorse“. L’intro è distorto, si passa all’acustico di Jennie-Ann Smith intervallati da assoli di chitarra. Il tutto continua fino alla conclusione epica e potente. 

Ci sono un paio di momenti all’interno del concerto/album in cui la cantante Jennie-Ann Smith prende il microfono e si mette a parlare con il pubblico. E’ brava ad intrattenere e le piace, si vede che è padrona del palcoscenico.    

Tracklist 

1 – Intro – Introduzione lieve e fatta solo di sonoro caldo e avvolgente. 
2 – Voices – Un brano ipnotico che alterna assoli di canto ad assoli strumentali in modo armonico.
3 – Rubicon – Ormai siamo conquistati, il ritornello vi entrerà nelle vene per non lasciarvi più.
4- Into The Fire / Into The Storm – Perfetto e pulito, non sembra di essere in Live.
5- Lay Me Down  – Ballata country/western che conquista con la voce di Jennie-Ann Smith.
6 – Jennie-Ann Smith Talks – due parole con la cantante del gruppo. 
7 – Avatarium – Il gruppo sa essere anche cupo e lugubre e questa canzone ne è la dimostrazione. 
8 – Shake That Demon – chitarra & organo…musica perfetta in una canzone carica di energia. 
9 – Pearls and Coffins – un assolo di Marcus Jidell da lasciare di stucco.
10 – In My Time of Dying – In stile blues la voce di Jennie-Ann Smith è assoluta protagonista.
11 – Medusa Child – Intro parlo, un paio di cambi di stile e sembra di ascoltare canzoni diverse.
12 – Sky At The Bottom of The Sea – Forse una delle la canzone più ritmate dell’album.  
13 – Jennie-Ann Talks 2 – altro intermezzo di un paio di minuti per riprendere fiato.
14 – The Fire I Long For – Sensazioni forti grazie alla chitarra che ci regala forti emozioni.
15 – Girl With The Raven Mask – La carica di energia si rinnova e continueremo a scatenarci.  
16 – Stars They Move – Musica lieve, la calda voce della cantante in una canzone struggente
17 – Moonhorse – In un tono quasi simmetrico si intervallano assoli di chitarra e di cantato. 

AVATARIUM sono:
Jennie-Ann Smith | voce
Marcus Jidell | chitarra
Andreas “Habo” Johansson | batteria
Rickard Nilsson | organo
Mats Rydström | basso dal vivo  

Andrea Arcuri