LUNA DI MIELE Di Eshkol Nevo. Romanzo a puntate. Capitolo 7

13 Nov, 2020

LUNA DI MIELE Di Eshkol Nevo. Romanzo a puntate. Capitolo 7

Chiamiamolo pure “esperimento” questo perché “Luna di miele” è sì un romanzo vero e proprio diviso in capitoli ma con la particolarità che ogni capitolo, in totale 15, viene pubblicato una volta alla settimana sul famoso settimanale Vanity Fair. Ogni capitolo quindi verrà recensito per 15 settimane, una volta alla settimana, con tanto di voto per ciascuno, la cui media determinerà il mio voto finale. Una recensione parziale in cui ogni capitolo che leggo può ribaltare le impressioni ma anche i fatti che ho riportato nella recensione precedente.

 

CAPITOLO 7

 

«Cos’ho combinato, come ho potuto baciare un altro durante la luna di miele.»

 

Ripensamenti, pentimenti ma anche tanti dubbi nascono dalle parole di Maya quando, sempre in terza persona, racconta il suo percorso sfrenato e ancor più pericoloso insieme a Ronen, il marito che, da quando hanno messo piede sull’aereo per La Paz, non riconosce più.

Maya non ha il coraggio di lamentarsi mai, nemmeno quando i crampi alle gambe le impediscono di dormire. Si sente in colpa, arrivando addirittura a pensare che il ragazzo abbia ragione nel tacciarla di poco di buono per qualunque sciocchezza. Prova a parlare con Ronen mentre corrono in bici, di intavolare una conversazione allegra e leggera ma lui ha deciso di ignorarla, di punirla, come faceva suo padre del resto, con un insopportabile silenzio. A nulla servono i continui richiami di Maya per tentare di fermare il marito che sfreccia con la sua bicicletta sulla “strada della morte” sfiorando il precipizio con l’ormai immancabile nebbia fitta e una profetica pioggerellina.

 

Cosa stia cercando di fare Ronen sembra abbastanza ovvio come il fatto che Maya stia provando, correndo anche lei un enorme rischio, a fermarlo ma i dubbi nella testa del paziente Omri piano piano cominciano a farsi strada. Ronen è così distrutto dal volerla far finita? Vorrebbe portare Maya a buttarsi con lui? E lei, come può raccontare un fatto del genere in terza persona? Descrivere ciò che sta accadendo nel dettaglio se non riesce a vedere nulla a causa di una nebbia così fitta?

Che non si tratti più di un incidente lo sappiamo dal secondo capitolo. Tre scenari si aprono, quindi: suicidio, tentativo di omicidio-suicidio o semplicemente omicidio commesso dall’intrigante è non troppo limpida Maya. Omry in questo settimo capitolo è solo un ascoltatore… con qualche perplessità.

Voto finale del settimo capitolo: 7 ½

ESHKOL NEVO -Gerusalemme 1971- Laureato in Psicologia a Tel Aviv, allievo di Amos Oz, insegna scrittura creativa nella scuola da lui fondata. Tra i suoi romanzi più amati dai lettori italiani: «Nostalgia», «La simmetria dei desideri» e Tre piani (quest’ultimo sarà presto un film per la regia di Nanni Moretti). Tra gli altri romanzi dell’autore, si ricordano «Neuland» e «Soli e perduti». Sempre per Neri Pozza ha appena pubblicato «L’ultima intervista». La sua traduttrice dall’ebraico è Raffaella Scardi

 

Francesca Vivalda per GlobalStoryTelling