“Coma” – Recensione In Anteprima. Presentato Al Trieste Science+Fiction Festival

1 Nov, 2020

“Coma” – Recensione In Anteprima.

Presentato Al Trieste Science+Fiction Festival

Un giovane architetto si trova a dover sopravvivere in un mondo dove tutte le leggi della fisica possono essere violate.

La trama di questo visionario film russo dev’essere cosi scarna e poco dettagliata per rendere al meglio la sua potenza scenica. Non ci sono dubbi che l’ispirazione estetica sia partita da “Inception” ma il film di Nikita Argunov prende per fortuna una sua strada narrativa molto originale e non può essere accusato di avere altre similitudini se non quella estetica.   
 
La storia di fondo risulta essere ben gestita ma poco profonda nei vari passaggi con tante domande che, alla fine non trovano vere risposte, questo è un effetto in parte voluto (ci dobbiamo aspettare un seguito?) ma in parte forse qualcosa sfugge di mano al regista. Oltre a questo si evidenziano alcune banalità nei dialoghi risibili e molto basilari senza tanti richiami a discorsi profondi o ingegnosi ma solo fino al terzo atto in cui quasi tutti partono con sproloqui esagerati e altisonanti. Questo lascia allo spettatore la sensazione di aver visto qualcosa di magnifico ma con poca sostanza al suo interno.
 
Sorvolando su questi difetti che appartengono alla maggior parte del cinema mainstream di oggi perché, diciamoci la verità non tutti sono Christopher Nolan per intenderci, la pellicola id Argunov intrattiene il giusto. Il gusto estetico risulta molto potente dalla resa perfetta e la parte dedicata agli effetti speciali e all’azione davvero ben curata in ogni suo aspetto. I personaggi risultano simpatici e ben costruiti nonostante classici del genere sci-fi e i villain minacciosi in maniera adeguata quando sono in scena. Il regista calibra bene attese e scontri per tutti i 111 minuti di visione senza mai annoiare e senza lasciarci troppo in balia della fastidiosa sensazione di girare a vuoto.
 
    
 
Andrea Arcuri