LUNA DI MIELE Di Eshkol Nevo. Romanzo a puntate. Capitolo 4

23 Ott, 2020

LUNA DI MIELE Di Eshkol Nevo. Romanzo a puntate. Capitolo 4

Chiamiamolo pure “esperimento” questo perché “Luna di miele” è sì un romanzo vero e proprio diviso in capitoli ma con la particolarità che ogni capitolo, in totale 15, viene pubblicato una volta alla settimana sul famoso settimanale Vanity Fair. Ogni capitolo quindi verrà recensito per 15 settimane, una volta alla settimana, con tanto di voto per ciascuno, la cui media determinerà il mio voto finale. Una recensione parziale in cui ogni capitolo che leggo può ribaltare le impressioni ma anche i fatti che ho riportato nella recensione precedente.                                                                                                                                                                    

CAPITOLO 4

 

“Forse lui non la trovava più attraente, tutto lì, forse entrambi si erano giocati il loro amore prima di sposarsi e adesso erano come una località turistica fuori stagione. ”                           

Questo quarto capitolo lo definirei di transizione: tra dialoghi inseriti nelle frasi senza alcun segno di punteggiatura che ti prepari ad un discorso tra i due personaggi, Omri e Maya, la ragazza  racconta, sempre in terza persona, l’involuzione di Ronen da fidanzato di una vita dolce e sensibile a marito aggressivo, maleducato e insopportabilmente geloso. Di tornare in Israele, però, non se ne parla e quando capita l’ennesima scenata di gelosia in pubblico Maya minaccia di lasciarlo senza la minima esitazione e lui, come da copione, la implora in ginocchio di perdonarlo e le giura che non accadrà più. Io non ci credo e nemmeno Maya che infatti, una notte, sgattaiola fuori dal letto per un po’ d’aria fresca e, guarda caso, finisce proprio sotto l’ostello di Omri, il giovane israeliano conosciuto il giorno stesso in una gelateria di La Paz, quella dove vanno tutti gli israeliani (what??).                                                                                           

La trasformazione di Ronen viene giustificata dal ragazzo stesso come il trauma mai superato per la recente morte dal padre ma il sospetto che ci sia molto di più non mi abbandona e mi porta a voler scoprire cosa celi questo ragazzo malandato quasi quanto l’ostello in cui sta trascorrendo la sua luna di miele. Maya ora definisce la coppia come “una località turistica fuori stagione” e infonde la speranza che i suoi momenti da ragazza triste e coscienziosa prevalgano su quelli da Lolita mentre di Omri sappiamo che, oltre ad essere paziente e capace di ascoltare, somiglia, parole di Maya, ad un vichingo il ché ci fa ben sperare per il futuro che conosceremo settimana prossima nel quinto capitolo.

 

Voto finale del quarto capitolo: 6/7

 

 

ESHKOL NEVO -Gerusalemme 1971- Laureato in Psicologia a Tel Aviv, allievo di Amos Oz, insegna scrittura creativa nella scuola da lui fondata. Tra i suoi romanzi più amati dai lettori italiani: «Nostalgia», «La simmetria dei desideri» e Tre piani (quest’ultimo sarà presto un film per la regia di Nanni Moretti). Tra gli altri romanzi dell’autore, si ricordano «Neuland» e «Soli e perduti». Sempre per Neri Pozza ha appena pubblicato «L’ultima intervista». La sua traduttrice dall’ebraico è Raffaella Scardi

 

 

Francesca Vivalda per GlobalStoryTelling