“The Haunting of Bly Manor” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Netflix dal 9 Ottobre 2020

2 Ott, 2020

“The Haunting of Bly Manor” – Recensione in Anteprima. 

Disponibile su Netflix dal 9 Ottobre 2020

 

La seconda stagione della serie “The Haunting” è incentrata sulle opere di Henry James a differenza della prima che era basata sui racconti di Shirley Jackson. Entrambi vengono considerati tra i più grandi autori del soprannaturale negli ultimi anni. Una grossa differenza tra le due stagioni è legata agli intenti; mentre la precedente “Hill House” era in definitiva un storia di dolore, traumi e conflitti familiari, “Bly Manor” è sostanzialmente una storia d’amore.  

Partiamo dal precisare che troppo spesso si identifica il “romanticismo ” in maniera errata. Henry James lo definiva e lo raccontava come qualcosa di misterioso ed eccitazione con l’aggiunta di elementi gotici che gli donano sfumature di orrore e tragicità. Inoltre “Bly Manor” ha il pregio di riuscire a raccontare di spiriti e fantasmi come si dovrebbe cioè sottovoce, sussurrando le loro storie intorno ad un fuoco. La serie inizia proprio cosi, in maniera lieve e semplice in una sera come tante altre con un personaggio misterioso che inizia a raccontare di presenze spaventose davanti ad un camino acceso . 

Dany Clayton è una giovane donna che si propone per il posto di governante nella dimora Bly per accudire due splendidi bambini. La ragazza inizia cosi a conoscere i piccoli Flora, Miles e le altre persone che si occuperanno di quella grande casa cioè il cuoco, la responsabile della tenuta e la giardiniera. Quella che sembra essere una situazione normale diventa pian piano qualcosa di inquietante pieno di presenze e soprattutto di misteri nascosti che torneranno a farsi sentire. 

La serie ci mette molto per entrare nel vivo a differenza di tante altre che cercano di impressionare il pubblico con gli espedienti più diversi ma questo è lo stile della serie “The Haunting” che non punta allo spavento improvviso. Verso la metà, quando ormai gli intrecci sono ben chiari, i personaggi delineati e ormai ci siamo affezionati a loro ecco che il racconto vira bruscamente. Assistiamo a puntate intere dedicate ad alcuni personaggi in particolare e soprattutto viene introdotta una sottotrama che sembra fuori essere luogo ma che poi capiamo il suo incastro perfetto con tutto il resto. Sicuramente è uno modo di procedere rischioso che da una parte crea movimento e può rinnovare l’interesse del pubblico ma dall’altro potrebbe non piacere. Invece la storia procede nel migliore dei modi perché questi cambiamenti sono narrativi ma lo stile e gli intenti rimangono gli stessi. Risulta chiaro nel suo procedere verso la conclusione che quello che stiamo guardano non è tanto una storia di fantasmi ma, come detto in precedenza, una storia d’amore molto romantica con un tocco di gotico.

Ci vogliono serie di questo tipo che non corrono all’impazzata e cercano di impressionare ad ogni costo nel loro essere estreme e fuori dagli schemi per forza come se fosse l’unico modo per distinguersi. C’è sempre il timore che alla seconda stagione si cerchi sempre di sorprendere il pubblico in vari modi andando ad esagerare vari aspetti. Per fortuna “The Haunting” continua con il suo stile perfetto anche in questo seconda ciclo con la differenza puramente tematica nel suo voler raccontare una struggente storia d’amore. Speriamo davvero che possa continuare cosi con una terza, quarta e cosi via. 

Alla fine di “Bly Manor” rimane la curiosità di sapere quale altra storia di fantasmi ci verrà raccontata con la speranza che, mentre ci facciamo un pochino spaventare, assistiamo a qualcos’altro che smuova anche altre emozioni.

Andrea Arcuri