“Endless” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 24 Settembre 2020

18 Set, 2020

“Endless” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 24 Settembre 2020

 
Il film segue le vicende di Chris (Nicholas Hamilton) e Riley (Alexandra Shipp), follemente innamorati, che si ritrovano ad essere separati. Chris è morto a seguito di un incidente ma rimane in un limbo sospeso in cui vede Riley soffrire, fino a quando non trovano un modo per entrare in connessione. È una storia d’amore e di perdita, nella quale alla fine i protagonisti sono costretti ad imparare la lezione più dura di tutte.
 
Il regista Scott Speer ha diretto nel 2018 due film molto interessanti cioè “Il Sole a Mezzanotte” e “Sei Ancora Qui”. Nicholas Hamilton fino ad ora è apparso in piccoli ruoli nei titoli “It”, “La Torre Nera” e pochi altri. Alexandra Shipp è conosciuta al grande pubblico per il ruolo della giovane Tempesta negli ultimi film della saga “X-Men”. 
 
Il Regista e i due attori avranno una carriera molto florida ma certamente non saranno ricordati per questo film. L’originalità e il sincero trasporto emotivo che erano presenti nei film precedenti del regista lasciano totalmente il posto ad un romanticismo stucchevole da stile young-adult spinto all’eccesso. Nicholas Hamilton risulta troppo impostato sia nelle espressioni sia e soprattutto nella postura; circa il 90% delle volte in cui viene inquadrato ha sempre le mani in tasca e un’aria stralunata. Alexandra Shipp infonde la suo personaggio tanta emotività, forse troppa andando ad esagerare ogni sentimento che la sceneggiatura richiede. 
 
Certamente è un film per gli inguaribili romantici, i fanatici del melodramma e quelli che hanno già i fazzoletti pronti dalla prima inquadratura. Solo loro troveranno qualcosa che li soddisferà e gli farà palpitare il cuore mentre vivranno la disperata e tragica storia d’amore di Chris & Riley. 
 
Rimane alla fine la sensazione di aver assistito ad un film d’altri tempi ma privo di interessi secondari se non il cercare di parlare agli adolescenti ma senza averne davvero i mezzi. Altri film, come ad esempio “Ghost” sempre in tema di amori ultraterreni, portava avanti anche una componente thriller con spunti da commedia. Alcuni passaggi di “Endless” lasciano basiti per la loro totale assenza di una minima introspezione, il loro essere pieni di dialoghi molto superficiali e pieno di personaggi inutili e mal assortiti. 
 
Va bene che debbano essere realizzati film di ogni genere e per fortuna che c’è ancora chi ha voglia di puntare sul melodramma ma appiattire e banalizzare tutto è davvero esagerato. Il pubblico, ancora di più i giovani, hanno bisogno e meritano storie variegate negli spunti ma anche nella messa in scena e non limitarsi a frasi e scenari da cartolina.
 
Andrea Arcuri