“Crescendo #makemusicnotwar” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 27 Agosto 2020

24 Ago, 2020

“Crescendo #makemusicnotwar” – Recensione in Anteprima.

Al Cinema dal 27 Agosto 2020

Liberamente ispirato alla storia della West-Eastern Divan Orchestra composta da giovani musicisti israeliani e palestinesi. Il film prende spunto dal direttore e musicista Eduard Sporck a cui viene dato l’incarico di costruire un’orchestra che unisca giovani provenienti da Israele e Palestina. Una vera sfida non solo a livello artistico ma soprattutto culturale visto il profondo odio tra questi due popoli. Il potere della musica e la tenacia di Sporck riusciranno forse a unire questi giovani artisti per creare qualcosa di unico e meraviglioso. 
 
Il film si pone l’obiettivo di dimostrare come la musica possa essere superiore ad ogni conflitto anche se questo è sostenuto da valide seppur opposte argomentazioni. L’opera del regista Dror Zahavi non prende di petto la situazione in maniera polemica o rabbiosa decidendo di non giudicare mai i fronti opposti ma usa la poesia, l’arte della musica e un senso estetico molto raffinato per raccontare il tutto. L’idea e la missione che si pone il film è di permettere al pubblico di percepire gli altri, chiunque essi siano, prima di tutto come esseri umani e poi come insieme delle proprie opinioni. 
 
Nonostante i forti conflitti messi in scena il film riesce a far risaltare la vera protagonista cioè la musica. I brani suonati riescono ad accompagnarci senza mai banalizzare le situazioni socio-politiche. Tutte queste vengono affrontate sia in maniera diretta sia in maniera velata allo stesso modo. Inoltre anche le componenti più romanzate di un film come il modo di fare da duro del maestro Sporck o una bellissima storia d’amore ci vengono presentate senza mai che nessuna di queste risultino troppo stucchevoli o banali riuscendo a veicolare vere emozioni e non a costruirle in maniera  artificiosa.
 
In ultima analisi bisogna far notare che anche i giovani attori protagonisti hanno dovuto affrontare pregiudizi, liti e confronti durante la lavorazione del film essendo realmente originali della Palestina e Israele e trovandosi a interpretare personaggi cosi in contrasto tra loro.   
 
Andrea Arcuri